La frontiera e il diritto internazionale

La frontiera in diritto è la linea giuridica che contrassegna il limite di un territorio e che lo separa sia dal territorio di un altro Stato sia da quello di uno spazio internazionale. Essa dunque permette di delimitare spazialmente le competenze dello Stato di cui essa stessa ne assicura l’esclusività. Vi è anche la concezione latina per esempio di limes, che significava al tempo stesso linea d’arresto provvisorio nella conquista, linea di sorveglianza fortificata, oltre che zona di contatto e di scambio. J. Gottmann nel 1980 ricorda che il dibattito principale che si trova in letteratura sulle frontiere è quello di capire se essa è una linea o una zona. In realtà, la frontiera è i due significati alla volta, perché essa corrisponde a due approcci, a due ordini di discorso differenti:

1. La frontiera in quanto linea, di ordine politico e giuridico e che, in generale, deve la sua definizione più alla storia e all’arte militare che alla geografia, delimita il territorio;

2.La frontiera in quanto zona, concetto dinamico, prende lo spazio in considerazione da un punto di vista geopolitico e ai nostri giorni, la zona ritrova la sua importanza non soltanto perché essa è spesso considerata un luogo di scambi privilegiati ma anche perché la “frontiera-linea”, almeno nei nostri paesi, sta conoscendo una certa svalutazione;

Questa dialettica che ricorda quella dell’identità e della relazione, porta ad analizzare da una parte la frontiera come linea di rottura, dall’altra la frontiera come zona di contatto.

Fonti bibliografiche:

Mémoire et identité de la frontière: étude des migrations de proximité entre les provinces ligures et les Alpèes-Maritimes, “Cahiers de la
Méditerranée”, 58, (1999), Nice.

La frontière des Alpes-Maritimes de 1860 à nos jours, “Actes du colloque de Nice” (11-12
Janvier 1990), Nice, 1992.