La frontiera zona di separazione

La frontiera intesa nella sua accezione di separazione, stabilisce dei limiti sulla sovranità territoriale, permettendo di evitare contestazioni, di stabilizzare i conflitti e dunque di essere una condizione per la pace. Tuttavia è anche vero che essa può essere contestata dagli Stati avidi di espansione e da minorità in cerca di una propria stabilità. Che cosa garantisce in questo senso la frontiera? Essa rappresenta una cifra dell’esistenza sociale dell’uomo in quanto cittadino: la frontiera separa gli uomini e allo stesso tempo è agente di coesione dei gruppi e formatrice di comunità. Separando due Stati, la frontiera è in principio il frutto della loro volontà comune. Essendo una linea, essa deve costituire l’oggetto di una delimitazione che è l’operazione giuridica volta a determinare il tracciato della frontiera: è in questo momento che si opera la scelta tra limite naturale e limite artificiale. La demarcazione infine è l’operazione materiale volta a riportare sul terreno il tracciato di una frontiera verosimilmente stabilita.

Con la Rivoluzione francese e lungo il corso di tutto il XX secolo, la frontiera e la ricerca di confini naturali donano alla fisionomia delle regioni francesi una fissità che si giustifica d’altronde con una concezione puramente difensiva nei confronti delle regioni straniere confinanti. Al giorno d’oggi, infatti, il territorio e lo spazio sono ancora l’obiettivo delle politiche di potere. La fissità delle frontiere alimenta gli innumerevoli conflitti di vicinato e fa appello per accontentarsi di strategie di rottura. Ma sotto l’effetto in particolare della tecnologia, specialmente di quella a uso militare, è in termini di spazio più che di territorio che devono essere elaborate nuove strategie.

Con l’Italia, ricordiamo semplicemente che la Convenzione del 7 marzo 1861, tenendo conto della geografia e delle necessità difensive, ha lasciato all’Italia le cime delle valli nelle Alpi Marittime, i problemi di militarizzazione della frontiera e dell’occupazione italiana è stata affrontata da due comunicazioni.

Fonti bibliografiche:

Mémoire et identité de la frontière: étude des migrations de proximité entre les provinces ligures et les Alpèes-Maritimes, “Cahiers de la
Méditerranée”, 58, (1999), Nice.

La frontière des Alpes-Maritimes de 1860 à nos jours, “Actes du colloque de Nice” (11-12
Janvier 1990), Nice, 1992.